Rai in diretta, ma con Silverlight

E’ ora possibile vedere in diretta via Internet tutti i canali della Rai. Peccato che sia necessario usare Silverlight, l’ennesimo formato multimediale firmato Microsoft. Ma che bella scelta: un formato nuovo, poco diffuso, proprietario Microsoft, non disponibile su Linux. Non andava bene l’universale Flash? Grazie mamma Rai.

Ubuntu spaventa Microsoft

Microsoft sta cercando un nuovo direttore per la strategia open source. L’offerta pubblicata su LinkedIn, recita:

The Windows Competitive Strategy team is looking for a strong team member to lead Microsoft’s global desktop competitive strategy as it relates to open source competitors

Il concorrente open source sui desktop non può che essere Ubuntu. Non lo sono RedHat, che del desktop è poco interessata, ne Novell.

Anche se, apparentemente, Apple continua a rosicchiare quote di mercato a Microsoft, come mai questa è preoccupata di Ubuntu?

iPod nano con Ubuntu Linux

Ipod nanoBabbo Natale ha portato a mia figlia un bel iPod nano da 4GB. Purtroppo a casa abbiamo solo PC con Linux, precisamente con Ubuntu. Come caricare l’iPod di musica e video senza avere un Mac o un PC con Windows?

Ho provato inizialmente con Rhythmbox, che ha un plugin specifico per gli iPod. Ma il plugin permette solo di riprodurre con Rhythmbox i brani contenuti nell’iPod.

Sono quindi passato a gtkpod. Con questo programma sono finalmente riuscito a caricare qualche brano, rigorosamente in formato mp3. Ma come fare con i video?

La soluzione è Floola. Floola è sorta di clone freeware di iTunes, disponibile fortunatamente anche per Linux. Alla prima esecuzione, con l’iPod collegato con il suo cavetto usb, Floola chiede di specificare modello e caratteristiche dell’iPod collegato (per il corretto funzionamento del programma è importante specificare esattamente le informazioni richieste). A questo punto la sincronizzazione dei brani è facilissima, mentre per i video è necessaria qualche altra operazione.

Per aggiungere video all’iPod, Floola confida in ffmpeg per convertire i video nel formato richiesto dall’iPod. Per (possibili) problemi di licenza, alcune librerie utilizzate da ffmpeg e disponibili su Ubuntu sono prive del supporto al formato mpeg4. Per fortuna, tra i repository di Ubuntu 8.10 sono disponibili anche le versioni con tale supporto, marcate come “unstripped”. Per installarle usare synaptic, selezionando il repository “multiverse” cercando le librerie “unstripped”.

Con le librerie “unstripped”, ffmpeg ora è in grado di convertire i video di qualunque formato nel formato richiesto dall’iPod e aggiungere video con Floola è un gioco da ragazzi.

Windows 7, ultimatum alla terra

L’amico Peter ha pensato bene di andare al cinema e buttare i suoi soldi per Ultimatum alla terra:

NON andate a vedere Ultimatum alla terra.
Oltre a essere scontato e banaletto, e anche…

…. una grossa vetrina per Windows7 !!!

Alla Nasa c’è il logo di Winzoz in ogni dove.
Inoltre: “l’alieno ha sfruttato i satelliti per superare i sistemi di difesa ed è entrato nelle nostre banche dati imparando tutto sugli uomini…”

STRAAAAAAAANO, con Windows 7?
Mah, non l’avrei mai detto….

Dell XPS M1530

xpsnb_m1530_design5Ecco il “mio” nuovo portatile, un Dell XPS M1530. Ecco le caratteristiche principali del modello che ho scelto:

  • Processore: Intel Core 2 Duo T8300 2.40 GHz, 800 MHz, 3 MB cache
  • Display: 15.4″ WXGA+ (1440 x 900)
  • Webcam incorporata da 2 Mpixel
  • Memoria: 4 GB, 667 MHz DDR2
  • Disco: 320 GB SATA (5400 rpm)
  • Masterizzatore DVD
  • Scheda grafica: NVIDIA GeForce Go 8600M GT da 256 MB
  • Wireless: Intel Next-Gen Wireless-N Mini-PCI Card
  • Altro: lettore impronte digitali, telecomando infrarossi, bluetooth.

Il portatile è arrivato con Windows Vista preinstallato e il solito stuolo di software a corredo (Works, antivirus in prova, ecc.).

Prima di installarci Ubuntu ho eseguito il famoso primo avvio di Windows. E’ durato almeno una decina di minuti, al termine del quale ho potuto date un’occhiata a Vista. Al primo accesso, selezionando il menu si è verificato un errore di Explorer e il sistema si è bloccato. Ho dovuto spegnere tutto tenendo premuto il pulsante di accensione. Ho perso un altro po’ di tempo con Windows, che si è installato un po’ di aggiornamenti e alla fine ho inserito il dvd di Ubuntu nel lettore. Ho eseguito il reboot e ora sono pronto per installare il mio sistema operativo preferito.

Video chat Linux/Windows, che frustrazione

tuxvswin.gifMi sono messo in testa di far funzionare un sistema di video chat tra Linux e Windows.

Ho iniziato studiando Ekiga per Linux. Un ottimo prodotto, ma i protocolli SIP e H.323, supportati da Ekiga, non sono invece supportati da Windows Live Messenger, che come tradizione MS usa un protocollo proprietario. C’è anche Ekiga per Windows, in versione beta, ma vai tu a convincere un utente Windows ad installare Ekiga solo per chattare con te.

Ho poi provato Mercury, che dovrebbe essere un clone di Java di Messenger. Ovviamente non supporta il nuovo protocollo di Live Messenger.

Alla fine ho provato anche aMsn. Con questo sono finalmente riuscito a vedere qualche frame video della controparte e viceversa, ma non c’è stato verso di ottenere una comunicazione affidabile. Come se non bastasse, interfaccia utente e usabilità sono pessime.

Che frustrazione.

10 ragioni per scegliere Linux

Tux mascotteLe mie 10 ragioni per scegliere Linux.

1. Linux è free software

Linux è software libero, liberamente scaricabile, installabile e utilizzabile da tutti. Molte distribuzioni sono scaricabili da Internet o sono allegate a riviste che trovate in edicola. Potete installarlo su quante macchine volete, farne delle copie per i vostri amici, potete venderlo. Disponete dei codici sorgenti, che potete modificare a vostro piacere. Dovete solamente rispettare le licenze con cui viene fornito, che sono principalmente: GPL, LGPL, BSD.
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Il pericoloso primo avvio di Vista

Avviso agli acquirenti di Windows Vista

L’amico Peter (che ringrazio per la foto) ed io eravamo in visita ad un Carrefour, quando ci siamo imbattuti in questo curioso cartello, posto a fianco di un fiammante portatile su cui girava Windows Vista.

Ma questo sistema operativo cosa fa di così complesso al primo avvio, da richiedere un tale avviso? E mi chiedo ancora: perché non lo fa il produttore questo famigerato primo avvio, lasciando questa responsabilità all’utente finale?

Se si tratta desktop può capitare, anche se è improbabile, che ci sia un’interruzione di corrente durante il primo avvio, senza responsabilità diretta dell’utente finale. Che fare in questo caso?

E se perdo il sistema operativo che faccio? Posso reinstallarlo dal cd? Ma viene fornito un cd con il sistema operativo? Lo devo portare all’assistenza?

Alla larga da me, Vista!