Adobe ha rilasciato, non ancora ufficialmente, Adobe Reader 7.0 per Linux, la nuova versione del suo Acrobat Reader. Era ora! La versione 5 era veramente penosa, con quella orribile interfaccia stile Modif, mi ero ormai abituato ad usare il gnome pdf viewer, pur con le sue limitazioni. Questo nuovo Reader è decisamente bello da vedere e, finalmente, alla pari del Reader per Windows e Mac.
Archivio mensile:marzo 2005
Renault vince con Linux
Grazie a Linux la Renault vince ancora nel campionato di Formula 1. A quanto pare Linux è usato sia per le simulazioni aerodinamiche che per la telemetria durante la gara. La scelta non è stata dettata da ragioni economiche ma per la superiorità del sistema e per l’affidabilità: We have had no issues with Linux at all, ha detto il portavoce della Renault.
Quando open è meglio di closed
C’è la diffusa convizione che i prodotti open source siano mediamente peggiori delle controparti commerciali, perché liberi, perché gratuiti. Invece spesso è vero il contrario. E’ il caso di NeroLinux, la versione per Linux, appena rilasciata, del noto programma di masterizzazione. Ebbene, l’alternativa open source k3b è decisamente migliore, su tutta la linea.
Fedora fa rapidi progressi
Tra tutte le distribuzioni di Linux usate nei web server testati da Netcraft, Fedora è la distribuzione a più rapida crescita. In sei mesi, da settembre 2004 a marzo 2005, è passata da 182.000 siti a oltre 405.000 siti ed ha quasi raggiunto SuSE. RedHat rimane in testa, praticamente stabile, con 1.610.000 siti, seconda è Debian, in leggera crescita, con 791.000 siti. Questi dati si riferiscono solamente ai web server pubblici testati da Netcraft, però sono la dimostrazione del successo di Fedora e confermano il predominio della coppia RedHat + Fedora.
UE e i brevetti sul software
Il consiglio dei ministri UE ha approvato la temuta direttiva sui brevetti software. Ora si spera solo in un’improbabile opposizione del parlamento europeo.
mini guida ssh: tunneling e vnc
Sono a casa, con il pc home
e voglio lavorare sul pc work
dell’ufficio. Lo voglio fare perché lì c’è del software che non ho e non voglio installare a casa. E poi perché c’è tutto quello che mi serve per lavorare. Inoltre il pc work
non ha un indirizzo ip pubblico, ma per fortuna almeno un computer dell’ufficio, public
è accessibile via ssh dall’esterno. Per finire voglio lavorare con il mio solito dekstop (gnome nel mio caso). Ecco come fare.
Si sfruttano le capacità di tunneling di ssh e il software di desktop remoto VNC.
Con ssh da home
mi collego a public
, attivando contemporaneamente due tunnel. Uno mi servirà per collegarmi via ssh direttamente da home
a work
, l’altro per la connessione vnc, sempre da home
a work
:
[me@home ~]$ ssh -L 10022:work:22 -L 5901:work:5901 me@public
Ora con ssh posso collegarmi direttamente da home
a public
:
[me@home ~]$ ssh -p 10022 localhost
Su work
editare il file ~/.vnc/xstartup
e scommentare le righe seguenti:
unset SESSION_MANAGER exec /etc/X11/xinit/xinitrc
Ora siamo pronti ad attivare il server vnc.
[me@work ~]$ vncserver -geometry 1280x1024
Così facendo ho fatto partire un desktop virtuale su work
. Ho scelto la stessa risoluzione dello schermo di casa, così potrò lavorare in full screen. Al primo lancio, vncserver ci chiederà una password, che dovremo utilizzare per collegarci con vncviewer.
Ora, finalmente, possiamo collegarci via vnc a desktop di work
:
[me@home ~]$ vncviewer -Fullscreen -Fullcolor localhost:5901
Nota: il menu di vncviewer ha un menu che si apre con il tasto F8
.
Contrasti di colore a Marano
Foto Venezia
Aggiornamento del 21 agosto 2006: questa era una prova del plugin iimage gallery per WordPress, ora uso flickr.
Netcraft: 60 milioni di siti usano Apache
Sono oltre 60 milioni i siti che usano Apache, con una quota di mercato vicinissima al 70%. E c’è ancora qualcuno che dice che l’open source non è adatto a funzioni mission critical.
Istat e guasti informatici
Ieri l’Istat, ha comunicato che il rapporto deficit/Pil del 2004 è stato, casualmente, del 3%, proprio il limite imposto dal trattato di Maastricht. Poi, a causa di «importanti guasti informatici», casualmente non possiamo disporre del valore del Pil reale per il 2004. Ancora, le precedenti stime del rapporto deficit/Pil per gli anni 2001-2003 è stato rivisto perché, casualmente, erano stati ecluse alcune spese, per cui tali rapporti peggiorano fino allo 0.5%. Mah.