Sovraesposizione

Breve promemoria fotografico, per evitare di rifare gli stessi errori in futuro:

  1. Se fai una foto di gruppo ad una squadra di calcio con la divisa nera, la foto verrà ovviamente sovraesposta
  2. Se fai una foto in cui il verde dell’erba è predominante, la foto verrà leggermente sovraesposta.
  3. Se fai una foto di gruppo ad una squadra di calcio con divisa nera e come sfondo hai un bel prato verde la foto verrà molto sovraesposta.

Canon EF-S 55-250 f4/5.6 IS: prime impressioni

Canon EF-S 55-250 f4/5.6 ISHo da poco acquistato il nuovo obiettivo Canon EF-S 55-250 f4/5.6 IS, che ho iniziato ad usare con la EOS 400D. Ecco le prime impressioni, da semplice appassionato.

Rispetto al EF-S 17-85 IS USM che possiedo, il 55-250 è più leggero e sembra più plasticoso.

La lente frontale ruota durante la messa a fuoco e questo è un problema se si usano dei filtri polarizzatori.

L’autofocus è veloce è silenzioso, senza apparenti difetti.

Lo stabilizzatore funziona a meraviglia, una vera manna dal cielo quando si usa la focale lunga.

Conclusione: l’obiettivo è ottimo considerato il prezzo relativamente basso.

Ecco alcune foto di prova:

img_3719.jpgimg_3722.jpgimg_3725.jpgimg_3726.jpgimg_3728.jpgimg_3730.jpgimg_3733.jpgimg_3734.jpgimg_3735.jpgimg_3736.jpgimg_3737.jpg

Da gthumb a f-spot

f-spot logoCon il passaggio ad Ubuntu 7.04 ho trovato una versione di f-spot con un set di funzioni che mi hanno convinto ad abbandonare gthumb a favore di f-spot. Eccole.

Il meccanismo delle etichette, che trovo molto più pratico è flessibile di quello di gthumb. Inoltre è molto semplice selezionare le foto per una o più etichette, con gli operatori OR e NOT. Manca invece l’operatore AND.

Il versioning delle foto, che mi permette di creare nuove versioni delle foto che modifiche, così da tenere intatta la versione originale. Fondamentale quando si vuole ritoccare, tagliare una foto.

L’export su flickr incorporato, che mi evita di usare un programma esterno come jUploadr.

L’orientamento automatico delle foto, una panacea quando ci sono molte foto in verticale.

Le anteprime con dimensione modificabile al volo.

GeoTagging con Flickr

gthumb.pngDa ieri Flickr ha il supporto al GeoTagging. Il GeoTagging è la possibilità di associare ad una foto le coordinate geografiche, presumibilmente del luogo dove è stata scattata. Con Flickr ora è possibile scegliere sulla mappa un luogo e associarlo ad una o più foto. E’ poi possibile cercare le foto sulla mappa e fare tante altre cose.

Non è proprio una novità, si poteva già fare con l’estensione GMiF per Firefox, che si basa su Google Map, ma ora si può fare qualunque browser senza accessori aggiuntivi.

La funzione è molto interessante e potente, il vero limite è la qualità delle mappe e delle immagini da satellite di Yahoo, anni luce dietro a quelle di Google Maps e Google Earth, in particolare per le regioni extra USA.

Da fotki a flickr, passando per gallery2

gthumb.pngHo nuovamento cambiato sistema per gestire i miei album di foto pubbliche. Dopo aver provato fotki e non volendo più pagare i 35 dollari/anno che mi chiedevano allora, ho provato a gestirle da me installando e configurando gallery2 sul mio web server. Alla fine ho mollato anche gallery2 e sono saltato sul vagone flickr, sottoscrivendo un account pro, per 25 dollari/anno.

Ecco come gestisco il mio archivio fotografico pubblico.

Mantengo sempre sul mio pc le foto originali, usando gthumb. Ho anche provato f-spot, che permette l’upload automatico su flickr, ma ha delle limitazioni: ad esempio non riesco a fare una copia delle foto con commenti e tag. Ovviamente aggiorno spesso delle copie di backup su altri pc e/o su dischi esterni.

Effettuo gli upload su flickr usando juploadr, che gestisce perfettamente il drag-and-drop da gthumb, molto pratico, e mi permette di editare descrizioni e altri attributi al momento dell’upload.

Con la pratica interfaccia AJAX di flickr gestisco i set, le descrizioni, i tag e quant’altro, direttamente via web.

Per finire ho installato il plugin per WordPress Flickr Photo Album, che mi aiuta ad aggiungere foto mie e di altri al blog, e un flickr badge sulla barra laterale del sito.

Allez les Bleus

La bandiera franceseSono tornato da un piccolo tour della Francia, in auto, con la famiglia. Mete canoniche: castelli della Loira, Bretagna, Normandia, Parigi. In Francia ho anche assistito alla finale dei mondiali, esultando… in silenzio. 😉 Ecco alcune curiosità raccolte durante il viaggio.

Per visitare il castello di Chenonceu potete noleggiare delle audioguide, come in tanti altri posti, solo che lì sono degli iPod. Vi può capitare un iPod tradizionale oppure un nuovo iPod nano. La tentazione di tenerselo come ricordo è alta.

In un centro commerciale Carrefour, al posto delle tradizionali etichette con i prezzi trovate dei piccoli display a cristalli liquidi. Fa impressione vedere la quantità di tecnologia spesa per uno scopo così banale, come mostrare un prezzo. Probabilmente sono aggiornabili via infrarossi o, magari, via radio.

Al Memorial del D-Day a Caen ho visto dal vero una delle famose macchine Enigma, crack-ate durante la seconda guerra mondiale dal grande Alan Turing, il primo hacker della storia.

A Parigi, il Centro Pompidou è tappezzato di access point wireless e un enorme logo wi-fi è disegnato sulla piazza antistante. Purtroppo le mappe di Google Earth non sono ancora aggiornate. 😉

Piccola nota stonata: nelle biglietterie della metro ho trovato spesso il cartello «No, we don’t speak english», per lo meno era scritto in inglese.

iPod Audio Guide a ChenonceuCatello di ChenonceauLa macchina EnigmaPrezzi digitaliwifi al centro Pompidou

Linux fa ginnastica

Domenica scorsa, nella mia cittadina, Spilimbergo, si sono svolte delle gare regionali di ginnastica generale, il trofeo Gymteam. Gli organizzatori hanno affidato a me il compito di stilare e stampare le classifiche. Nulla di complicato, dei semplici fogli elettronici da compilare e stampare. Ovviamente mi sono affidato a Linux. Ecco com’è andata.

Mi sono presentato con il mio portatile Asus e relativa Fedora Core 5, una modesta stampante Epson Stylus C64 e tutti i cavi necessari. Collegato e accesso il tutto, ero pronto ad inserire i dati. Il fido OpenOffice ha fatto il suo dovere, ma non tutto è filato liscio come speravo. Al momento di stampare la seconda delle quattro classifiche, la stampante si è apparentemente bloccata. Dopo frenetici ed inutili tentativi, ho dovuto trascrivere la classifica a penna. Per fortuna dopo circa 20 minuti di indagine ho scoperto che il problema era OpenOffice ed era indirettamente causato da mie precedenti prove di stampa in PDF. Aggirato questo problema tutto ha funzionato a dovere.

Ecco un breve resoconto fotografico:

La postazione LinuxIn attesa della garaDurante la gara