Google Chrome per Linux

GoogleChromeHo scoperto in ritardo che Google ha rilasciato la prima beta di Google Chrome per Linux.

Ho installato la versione per Ubuntu e mi stupisce la sua velocità, decisamente superiore a Firefox 3.5. Visualizza correttamente tutti i siti che visito abitualmente. Durante l’installazione ha importato tutto l’importabile da Firefox. Usa il plugin di Flash senza ulteriori interventi.

Quindi bene, molto bene.

Ubuntu spaventa Microsoft

Microsoft sta cercando un nuovo direttore per la strategia open source. L’offerta pubblicata su LinkedIn, recita:

The Windows Competitive Strategy team is looking for a strong team member to lead Microsoft’s global desktop competitive strategy as it relates to open source competitors

Il concorrente open source sui desktop non può che essere Ubuntu. Non lo sono RedHat, che del desktop è poco interessata, ne Novell.

Anche se, apparentemente, Apple continua a rosicchiare quote di mercato a Microsoft, come mai questa è preoccupata di Ubuntu?

VMware Workstation 6.5 su Ubuntu 8.10

Dopo aver aggiornato con successo il mio portatile ad Ubuntu 8.10, mi sono accorto che il mio vecchio VMware Workstation 6.0.3 non girava più. Ho cercato inutilmente qualche patch vmware-any-any* aggiornata. Poi mi sono ricordato che era stato rilasciato VMware Workstation 6.5. Per Linux viene fornito in due formati, RPM e un inedito bundle. Ho scaricato la versione bundle l’ho installato, con questo comando:

sudo sh ./VMware-Workstation-6.5.0-118166.i386.bundle

E’ partito un gradevole installer grafico che in un paio di passi ha installato e configurato VMware. Non è stato neppure necessario eseguire il solito vmware-config.pl, obbligatorio nelle versioni precedenti. Non c’è stato neppure bisogno di applicare delle patch. La configurazione precedente è stata mantenuta correttamente.

Da Fedora 8 a Fedora 9

installdvdBreve resoconto dell’aggiornamento di un sistema Linux da Fedora 8 a Fedora 9.

Dopo aver verificato che il backup notturno della mia home directory sia stato eseguito con successo, apro la pagina del mio blog relativa al precedente aggiornamento da Fedora 7 a Fedora 8 ed inizio.

Ore 09:51. disabilito i driver nvidia proprietari:

su -c 'nvidia-config-display disable'

Ore 09:53. Infilo il dvd di Fedora 9 nel lettore e riavvio.

Ore 09:56. Inizio aggiornamento, 1022 pacchetti da installare o aggiornare.

Ore 10:57. Installazione completata, si riavvia.

Ore 11:10. Grossi problemi. Manca la libreria libnss3.so e non si riesce fare neppure login. Per fortuna posso ancora fare login in modalità testo dopo aver premuto Ctrl-Alt-F1.

Ore 11:24. Dopo ricerche con google scopro che non sono stati installati due pacchetti fondamentali. Rimetto il dvd e faccio un boot in modalità Rescue.

Ore 12:30. Resistendo alla tentazione di installare tutto da zero, scopro la causa il problema: due package di Fedora 9 non sono stati aggiornati perché quelli della 8 già presenti erano più recenti. In modalità rescue monto il dvd ed installo i due package, in questo modo:

mount -t iso9660 /dev/sr0 /mnt
cd /mnt/Packages
rpm --root=/mnt/sysimage -Uvh --oldpackage nss-3.11.99.5-2.fc9.i386.rpm
rpm --root=/mnt/sysimage -Uvh --oldpackage nspr-4.7.0.99.2-2.fc9.i386.rpm

Ore 12:30. Riavvio in modalità normale. Ora, finalmente, posso fare login.

Ore 12:40. Installo l’rpm per i repository di livna, pulisco la cache di yum e aggiorno sia yum che yumex:

su -c 'rpm -Uvh http://rpm.livna.org/livna-release-9.rpm'
su -c 'yum clean all'
su -c 'yum install yum yumex'

 

Ore 12:44. Aggiorno kernel e driver nvidia. Altro riavvio.

Ore 12:54. Inizio lo scaricamento e l’installazione di tutti gli aggiornamenti, oltre 800 pacchetti.

Ore 14:16. Installati tutti gli aggiornamenti. Ancora un riavvio.

Ore 16:30. Maledetto PostgreSQL! Fedora 9 ha la versione 8.3 mentre Fedora 8 aveva la 8.2, non esiste alcun aggiornamento automatico e mi sono dimenticato di fare il dump dei miei database prima di iniziare l’aggiornamento. Porc!!

Conclusione: ogni aggiornamento di Fedora è foriero di problemi. Ora dovrò cercare il modo di recuperare i dati del database PostgreSQL.

Ascoltare Radio2 su Linux

radio2Sono un assiduo ascoltatore di Radio2, che ascolto sia in auto che in streaming. Fino ad oggi usavo RealPlayer per Linux, ma oggi ho scoperto che anche Totem è in grado di riprodurre l’audio in formato RealMedia. Avrei preferito usare Rhythmbox, ma non c’è stato verso di fargli digerire quel formato.

Dimenticavo, l’indirizzo da usare è rtsp://live.media.rai.it/broadcast/radiodue.rm

Aggiornamento del 25/08/2008: dopo aver aggiornato il sistema da Fedora 8 a Fedora 9, ora riesco ad ascoltare Radio2 anche con Rhythmbox. Posso quindi dimenticarmi di Totem.

Aggiornamento a Ubuntu 8.04 Hardy

Ubuntu on DellHo aggiornato il mio Dell XPS M1530 ad Ubuntu 8.04, usando l’aggiornamento online. L’operazione è durata un paio d’ore circa, un tempo dovuto alla scarsa velocità della linea adsl. Alla fine il sistema era funzionante, ma ho dovuto sistemare qualche problemino.

Firefox 3. L’ho provato pochissimo, ma mi sono subito accorto che alcune delle estensioni che uso quotidianamente non sono supportate. Allora ho installato Firefox 2: con synaptic ho eliminato il pacchetto firefox e installato il pacchetto firefox-2. Purtroppo l’esecuzione di Firefox 3 aveva modificato la configurazione, che Firefox 2 non riusciva più a leggere correttamente. Per fortuna, dal backup effettuato prima di iniziare l’aggiornamento, ho recuperato la cartella .mozilla della home directory e ripristinato la configurazione corretta per Firefox 2. Come ultima operazione ho anche modificato il browser default di gnome, scegliendo firefox-2.

VMware Workstation 6.0.3. Questa versione di VMware Workstation non supporta il kernel usato da Ubuntu 8.04. Ho risolto applicando la patch vmware-any-any-update116.

Microfoni. Con Ubuntu 7.04 i microfoni del M1530 non funzionavano. Speravo che la 8.04 questo problema fosse risolto, ma la i microfoni continuano a non andare, nonostante vari tentativi.

PulseAudio. Durante le prove per far funzionare i microfoni ho anche installato e attivato PulseAudio, che è il Sound Server che dovrebbe sostituire ESD (e Alsa?). Non ho notato alcun cambiamento rispetto a prima, se non per la scomparsa dell’audio nel plugin flash di Firefox, che per fortuna si risolve installando l’apposito pacchetto libflashsupport. Tutti questi moduli audio (OSS, Alsa, PulseAudio, Jack) mi stanno facendo innervosire, gli sviluppatori di questi moduli dovrebbero trovare un accordo e renderci la vita più semplice.

Tasti speciali. I tasti speciali che controllano il volume non funzionano più. Se li premo, gnome mi mostra la barra con il volume ma questo non ha alcun effetto sul volume effettivo. Sembra un bug, oppure un problema introdotto da PulseAudio. Devo indagare.

Ubuntu Linux su Dell XPS M1530

Ubuntu on DellIl “mio” nuovo Dell XPS M1530 non poteva certamente rimanere senza Linux. Ho quindi deciso di installarci Ubuntu 7.10. Ecco il resoconto dell’installazione.

Infilo nel lettore il cd ufficiale di Ubuntu 7.10 ed eseguo il reboot. Durante il boot, premendo il tasto F12 è possibile scegliere il dispositivo di boot, senza dover modificare il setup del bios. Scelto il lettore dvd, Ubuntu parte in modalità live, riconoscendo subito l’hardware.

Dopo aver usato la modalità live per qualche minuto e capito che Ubuntu gira apparentemente senza problemi, inizio l’installazione vera e propria.

Avevo deciso di tenere Windows Vista, riservandogli uno spazio minimo. Proseguendo con le prime fasi dell’installazione di Ubuntu, pensavo allo strumento giusto da usare per ripartizionare il disco. Pensiero inutile, visto che l’installer di Ubuntu mi propone di ridimensionare la partizione di Windows e utilizzare lo spazio restante per installare Ubuntu. Incredulo, scelgo di ridimensare la partizione al minimo possibile (circa 20 GB). Ubuntu esegue il ridimensionamento in pochi minuti. Partiziono lo spazio rimanente in tre partizioni, swap, / e /home. L’installazione prosegue come previsto e senza intoppi, direi perfetta.

Terminata l’installazione, eccoci al primo avvio di Ubuntu, meno di un minuto rispetto alle decine di minuti del primo avvio di Vista, ed ecco la sorpresa: funziona tutto e subito. Schermo perfettamente riconosciuto e configurato, touchpad funzionante, sono riconosciuti anche i tasti speciali per la regolazione del volume, della luminosità dello schermo e del controllo del player multimediale. La rete tradizionale funziona, provo il wireless e si collega al primo colpo. Magnifico! C’è anche l’icona del bluetooth, che funziona.

Intanto Ubuntu mi avvisa che ci sono degli aggiornamenti è che è disponibile un driver proprietario per la scheda video nvidia. Scelgo di installare prima gli aggiornamenti e dopo qualche decina di minuti eseguo un nuovo reboot.

Dopo il reboot installo il driver della nvidia. Pochi click e il driver è installato e configurato, con gli effetti grafici (compiz) già attivi.

Per testare i driver nvidia abilito il repository medibuntu e installo Google Earth. Funziona a meraviglia. Sempre da medibuntu installo Skype. Lo lancio e verifico che riconosce la webcam integrata. Cosa posso desiderare di più?

Altre cose che funzionano: il lettore flash card incorporato e il telecomando ad infrarossi fornito in dotazione. Perfino il lettore delle impronte digitali funziona dopo aver eseguito le istruzioni che ho trovato da Mefisto.

Per finire, le note dolenti. I due microfoni incorporati non funzionano, a causa di un bug già segnalato. La webcam viene riconosciuta da Skype ma non da Camorama. Il suspend ha funzionato una volta sì e una volta no.

In conclusione, un portatile di qualità che è anche estremamente compatibile con Linux.

VMware Workstation 6.0.2 su Fedora 7 con kernel 2.6.24

Con la versione 2.6.24 del kernel Linux di Fedora 8, VMware Workstation 6.0.2 non si compila più. Si risolve eseguendo le seguenti istruzioni, rispondendo yes a tutte le domande dello script runme.pl. Rispondendo yes anche all’ultima domanda, si esegue anche lo script standard di configurazione di vmware.

cd mytmp
curl -O http://vmkernelnewbies.googlegroups.com/web/vmware-any-any-update-116.tgz?gda=fZs6S04AAAAGlSSxO40Vbd18uKHVQhojJSnNBcPO-aLEmW1Djo0zpmG1qiJ7UbTIup-M2XPURDSGXdvV5n_wsDUmPsx7kjwlI6ntQuOhZp5frm-yOmhQvw
tar -zxvf vmware-any-any-update-116.tar.gz
cd vmware-any-any-update116
su -c ./runme.pl root

Rinominare molti file con Linux

Mi capita spesso di dover cambiare nome ad un gruppo di file. E’ il caso delle foto scaricate dalla fotocamera, il cui nome tipico è IMG_1234.JPG. Ciò che voglio ottenere è un nome tutto in minuscolo e voglio anche cambiare la prima parte da IMG a 2008. Ecco come fare su Fedora 7:

rename .JPG .jpg *.JPG
rename IMG_ 2008_ IMG_*

Ecco invece come fare su Ubuntu 7.10:

rename 's/.JPG/.jpg/' *.JPG
rename 's/IMG_/2008_/' IMG_*

Come potete notare le due distribuzioni hanno comandi rename differenti. Fedora 7 ha quello tradizionale scritto in C, Ubuntu ha una versione implementata in Perl. La versione tradizionale è più semplice da usare, mentre la versione in Perl permette l’uso di espressioni regolari ed è quindi più potente.

Centos vs Ubuntu su Hp Pavillion dv2550el

Hp dv2000 series
Ho da poco comprato un nuovo portatile Hp Pavillion dv 2550el. Cercando in Google questa sigla, la maggior parte dei siti sono in arabo, e a meno che voi non conosciate la lingua, difficilmente potranno esservi utili nell’installazione di alcuni componenti. Per questo ho deciso di scrivere questa mia recensione…

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