Un’amica ex-informatica, mamma di una compagna di classe di mia figlia, mi incontra e mi dice:
«Mia figlia ha detto che a casa usate un sistema diverso, Linux».
E prosegue:
«C’è anche un mio vicino di casa che mi ha parlato di questo Linux, del software libero».
E conclude con la tragica domanda:
«Ma Linux è compatibile?».
Come rispondere a questa domanda? Se per compatibile si intende fa girare tutti i programmi Windows e allo stesso modo, la risposta è: no.
Ma la domanda è fuorviante. Non è necessario che Linux sia compatibile. Se con Linux posso navigare in Internet, scrivere documenti, fogli di calcolo, stampare foto e tante altre cose, allora posso fare le stesse cose che faccio con Windows. Quindi una possibile risposta è:
«Non è compatibile ma è equivalente»
Ma questa risposta è riduttiva, Linux offre di più. E’ gratis, non ci sono codici di attivazione, ho a disposizione i sorgenti, posso metterci le mani e farne ciò che voglio, la documentazione è pubblica e corposa, posso installarlo dove voglio e farne quante copie voglio, non sono dipendente dalle strategie commerciali di un’unica azienda, è supportato da milioni di persone in tutto il mondo. Forse la risposta giusta è:
«Non è compatibile ma è migliore»