La RAI ha appena reso disponibile il nuovo portale rai.tv, dal si può accedere ad una grande quantità di contenuti multimediali. Era ora! Ho esclamato. Purtroppo il mio entusiamo è scemato subito quanto ho scoperto quali sono i requisiti di sistema per poter usufruire del portale: Internet Explorer con apposito ActiveX. Beh, non esattamente, ci sarebbe anche un plugin per Firefox su Windows, ma è compatibile solo con versioni obsolete (e insicure) di Firefox ed è quindi inutilizzabile.
Estiqaatsi! C’erano decine di formati video da qui scegliere e supportati da diversi sistemi operativi. Avrebbero potuto scegliere un formati libero come Theora o MPEG4, di cui esistono codec per ogni piattaforma esistente. Ma senza andare sull’esotico, andava bene un Flash Video, usato con successo da YouTube. Mi sarei accontentato anche un RealVideo o un Windows Media Video. Insomma, bastava NON scegliere un ActiveX, era facile.
La scelta della RAI, che impedisce ad una buona fetta dei visitatori di accedere ai contenuti di rai.tv, è totalmente miope, ignora totalmente le esigenze e la realtà dei suoi fruitori, non effettua servizio pubblico come dovrebbe.
Per protestare, seguendo i suggerimenti di altri utenti seccati, ho spedito questa mail a rai-net@rai.it :
Salve, ho visitato il nuovo sito www.rai.tv. Utilizzo come sistema operativo GNU/Linux e mi è stato impossibile fruire dei contenuti video poiché essi utilizzano la tecnologia ActiveX. www.rai.tv è un servizio pubblico, dovrebbe essere accessibile da chiunque utilizzando qualsiasi sistema operativo. Così come è possibile vedere i programmi televisivi della Rai con qualsiasi televisore, indipendentemente dalla marca o dalle specifiche caratteristiche tecniche. La scelta di utilizzare ActiveX danneggia il servizio www.rai.tv stesso perché preclude l'accesso non solo agli utenti GNU/Linux, che sono in aumento, ma anche agli utenti Windows che utilizzano il browser Firefox. Il plugin proposto (http://www.iol.ie/~locka/mozilla/plugin.htm#download) infatti non è disponibile per le ultime versioni di Firefox, costringendo perciò gli utenti ad utilizzare versioni vecchie, ritenute ormai insicure del browser. La scelta di utilizzare ActiveX è in contrasto con le direttive di accessibilità promosse dal W3C (http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT/). In sostanza la scelta di utilizzare ActiveX limita l'accessibilità ad un servizio pubblico, un servizio che tutti contribuiscono a pagare - anche chi utilizza il sistema operativo GNU/Linux - e di cui tutti devono poter usufruire - anche chi utilizza il sistema operativo GNU/Linux -. Io NOME COGNOME chiedo perciò che tutti i contenuti multimediali presenti su www.rai.tv siano resi disponibili attraverso tecnologie e formati accessibili anche con il sistema operativo GNU/Linux e il browser Firefox. Rivendico il diritto ad usufruire di un servizio pubblico attraverso le tecnologie che ritengo più sicure. NOME COGNOME INDIRIZZO
Chissà se la leggeranno.
Forse bisogna pagare il canone anche per vedere bene il sito…:-)
@Parme: probabilmente alla rai pensano che il tipico utente Linux non paghi il canone. 😉
o forse, più semplicemente, sono solo incompetenti… 😉
Penso che anche io invierò una mail simile alla tua, è davvero irritante questo genere di cose… *uff*
ce n’è sempre una…
Ma perché non si scrive con la e con l’accento acuto?
@Marco: hai ragione, avevo fatto un taglia-e-incolla del testo della lettera senza controllare l’ortografia. Ora è corretto.
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Prendendo spunto dalle segnalazioni e proteste di tutti voi utenti Internet relativamente alla accessibilità dei contenuti audio/video sul portale Rai.Tv , comunichiamo che l’ultima versione di prodotto già disponibile on line all’indirizzo http://www.rai.tv , ha introdotto alcune variazioni tecniche:
1. L’uso di ActiveX viene limitato (tramite riconoscimento di userAgent) alle pagine web presentate agli utenti su piattaforma Windows/Explorer (per i quali non ci risultano problematiche relative alla fruizione)
In tutti gli altri casi la gestione tramite ActiveX è stata eliminata, consentendo la fruizione dei video attraverso i player WindowsMedia, RealOne e FlashVideo.
E’ opportuno segnalare che questa gestione comporterà alcune modeste limitazioni, e cioè:
– le pagine di fruizione dei video utilizzeranno una barra dei comandi non omogenea rispetto ai differenti player
– nelle pagine di fruizione relative ai canali definiti come “WebTv” (Tric&Trac, Zoom, Stracult, ecc.), non viene gestita la riproduzione in sequenza automatica della playlist proposta. Quindi al termine della esecuzione di ogni video, si dovrà selezionare la prossima ‘traccia’ e richiederne il play.
2. Per ridurre la necessità di upgrade del Flash Player, sono stati modificati alcuni programmi ActionScript (flash) in modo da avere una compatibilità del codice con versioni di Flash Player a partire dalla 9.0.28 (precedentemente il sistema richiedeva la 9.0.45) .
3. Rispetto alla disponibilità di contenuti video nei vari formati di codifica, su Rai.Tv sono attualmente pubblicati contenuti digitalizzati in WindowsMedia o RealOne o FlashVideo. Si stanno al momento valutando tutte le opzioni tecnologiche per estendere il numero di possibili fruitori.
Concludiamo dicendo che siamo attentissimi alle segnalazioni di tutti gli utenti web, e che gli interventi descritti rappresentano solo il primo passo di un percorso che vorremmo sempre più condiviso con voi utenti stessi
Beh, sono stupito, piacevolmente stupito. Mamma RAI, in persona personalmente, risponde ad un articolo su malex.org (ma forse l’ha fatto anche su migliaia di altri blog) e posso garantire che il numero IP da cui proviene il commento è proprio della RAI.
Una risposta del genere non può che fare piacere a noi utenti Linux, significa che non siamo proprio una sparuta minoranza e che possiamo far sentire le nostre ragioni.
Purtroppo, devo constatare che a tutt’ora, chi si occupa di tale (dis)servizio RAI non si e` ancora preso la briga di rendere completamente fruibile il sito a chi non usa un sistema operativo proprietario (che sia winzoz o mac).
Infatti, per vedere i video disponibili si ha sempre necessita` di utilizzare windows media player (NB:disponibile solo per win e mac) o activex.
Che TRISTEZZA di servizio pubblico (a pagamento).
…essendo in Italia mi viene in mente: ma chissa` quanto avra` sborsato MS…ma poi penso…sicuramente NULLA!
A dice a B:” io ti do la tecnologia e il supporto per fare questo. Guarda e` bell’e pronta. MI PAGHI SOLO un forfait.”
…e per giunta il RESTO lo pagheranno gli utenti per il monopolista “de facto”…
Il Servizio Pubblico deve usare SOLO piattaforme aperte, altrimenti DEVE cambiare nome ed entrare nel libero mercato (pagato solo da chi lo vede e se lo vede), dato che siamo un Paese cosiddetto capitalista e liberista (ma solo quando conviene).
Si deve cambiare modo di pensare.
Ciao a tutti.
Alex!
PS: testato con Sun Solaris 10, Firefox 1.5.0.1