VMware Workstation 6.0.2 su Fedora 7 con kernel 2.6.24

Con la versione 2.6.24 del kernel Linux di Fedora 8, VMware Workstation 6.0.2 non si compila più. Si risolve eseguendo le seguenti istruzioni, rispondendo yes a tutte le domande dello script runme.pl. Rispondendo yes anche all’ultima domanda, si esegue anche lo script standard di configurazione di vmware.

cd mytmp
curl -O http://vmkernelnewbies.googlegroups.com/web/vmware-any-any-update-116.tgz?gda=fZs6S04AAAAGlSSxO40Vbd18uKHVQhojJSnNBcPO-aLEmW1Djo0zpmG1qiJ7UbTIup-M2XPURDSGXdvV5n_wsDUmPsx7kjwlI6ntQuOhZp5frm-yOmhQvw
tar -zxvf vmware-any-any-update-116.tar.gz
cd vmware-any-any-update116
su -c ./runme.pl root

Da Fedora 7 a Fedora 8

installdvdBreve resoconto dell’aggiornamento di un sistema Linux da Fedora 7 a Fedora 8.

Un precedente tentativo di aggiornamento con la versione ufficiale di Fedora 8 era fallito, a causa di bug di anaconda, così ho scaricato e masterizzato un dvd di Fedora 8 aggiornato, in particolare il Fedora Unity F8 20080204 Re-Spin.

Ovviamente ho un backup di tutta la home directory, nel caso qualcosa andasse storto.

Ore 08:45. Disabilito i driver nvidia nativi:

su -c nvidia-config-display disable

Ore 08:46. Infilo il dvd nel lettore ed eseguo il reboot.

Ore 08:47. Inizio l’aggiornamento, tutto come previsto.

Ore 10:01. Aggiornamento terminato, reboot del sistema.

Ore 10:11. Installo l’rpm per i repository di livna, pulisco la cache di yum e aggiorno sia yum che yumex:

su -c rpm -Uvh http://rpm.livna.org/livna-release-8.rpm
su -c yum clean all
su -c yum install yum yumex

Ore 10:12. Con yumex aggiorno il kernel e i driver nvidia.

Ore 10:22. Kernel aggiornato, nuovo reboot.

Ore 10.25. Fedora 8 in funzione senza problemi apparenti. Più tardi procederò all’aggiornamento degli oltre 400 pacchetti aggiornati.

Ore 15:10. Installati tutti gli aggiornamenti. Faccio un nuovo reboot, anche se non servirebbe.

Ore 15:18. Disabilito nuovamente l’autohinting anche per i font DejaVu, che era stato abilitato con l’aggiornamento del package freetype-freeworld:

su -c rm /etc/fonts/conf.d/99-DejaVu-autohinter-only.conf

Ore 15:19. Aggiornamento terminato, non mi resta che leggermi le Note di rilascio.

Creare un DVD da una registrazione MythTV

Logo MythbuntuEcco il metodo che uso per preparare un DVD video con una o più registrazioni MythTV. Premetto che il mio media center sta in salotto ed è scomodo da usare come un normale pc, per cui utilizzo un altro pc, dotato di masterizzatore dvd e collegato in rete. Uso solo programmi standard disponibili su Ubuntu 7.10.

Scaricare la registrazione dal media center

Per prima cosa mi collego con Firefox al media center utilizzando l’interfaccia web mythweb di MythTV e seleziono la pagina con le registrazioni effettuate. Il link è del tipo http://media/mythweb/tv/recorded, dove media è il nome o l’indirizzo ip del media center. Scelgo la registrazione e ne memorizzo l’url, che sarà del tipo http://media/mythweb/pl/stream/1142/1203620520.

Poi trasferisco sul pc la registrazione usando curl:

curl -C- -o registrazione.mpg  http://media/mythweb/pl/stream/1142/1203620520

Editing e conversione audio/video

Terminato il trasferimento, carico il file su Avidemux. Con Avidemux taglio la pubblicità e le parti iniziali e finali che non mi interessano. Salvo quindi il risultato con queste opzioni:

  • Video: Copy
  • Audio: Copy; Shift: -150
  • Format: MPEG-PS (A+V)

Qualche precisazione su queste opzioni. Le registrazioni del digitale terrestre sono in formato MPEG-TS, mentre il formato utilizzato nei dvd è l’MPEG-PS. Convertendo direttamente in MPEG-PS si velocizza di molto la fase di preparazione del dvd. L’audio shift di -150 msec serve a sincronizzare l’audio, che nelle registrazioni MythTV è leggermente in ritardo. E’ un valore che ho determinato io in modo empirico.

Preparazione del DVD e masterizzazione

Uso quindi DeVeDe per prepare l’iso del dvd. Scelgo l’opzione Video DVD. Aggiungo il file video salvato con Avidemux alla lista dei file. Nella finestra con le proprietà del file apro la sezione Opzioni avanzate e nella tab Varie marco l’opzione Questo è già un file MPEG compatibile con DVD/xCD. Confermo e produco il file iso.

Una volta pronto il file iso, da Gnome apro la cartella che lo contiene, lo seleziono, tasto destro del mouse e masterizzo.

Mythbuntu Linux Media Center

Logo MythbuntuDopo un anno e mezzo di funzionamento ininterrotto, ho deciso di aggiornare il software del mio Linux Media Center. Fedora Core 5 non è più supportato da tempo e quindi ho difficoltà a tenere aggiornato il sistema e MythTV. Peggio ancora, la scorsa settimana sono cambiati canali di trasmissione delle reti mediaset ed un mio tentativo di aggiornare i canali del digitale terrestre ha compromesso la ricezione di tutti canali.

Ho deciso passare ad Mythbuntu 7.10, una distribuzione basata su Ubuntu 7.10 pensata proprio per essere installata su dei media center come il mio.

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Elisa 0.3.3 non va

Incuriosito da diversi articoli che parlavano bene della nuova versione di Elisa, un media center multi piattaforma, ho provato ad installare Elisa 0.3.3 sul mio Ubuntu 7.10. Ebbene, il risultato è che semplicemente non va.

Lo lancio e dopo qualche secondo mi appare la schermata iniziale che si può vedere negli screenshot ufficiale ma nulla più. Il programma reagisce ai miei comandi con ritardi di decine di secondi, spesso non reagisce per nulla. Contemporaneamente l’attività sul disco è molto alta e la cpu è impegnata al massimo. Per uscire dal programma sono costretto a premere il tasto Esc più volte e l’esecuzione termina con la stessa esasperante lentezza.

Peccato, aspetterò la prossima versione.

Rinominare molti file con Linux

Mi capita spesso di dover cambiare nome ad un gruppo di file. E’ il caso delle foto scaricate dalla fotocamera, il cui nome tipico è IMG_1234.JPG. Ciò che voglio ottenere è un nome tutto in minuscolo e voglio anche cambiare la prima parte da IMG a 2008. Ecco come fare su Fedora 7:

rename .JPG .jpg *.JPG
rename IMG_ 2008_ IMG_*

Ecco invece come fare su Ubuntu 7.10:

rename 's/.JPG/.jpg/' *.JPG
rename 's/IMG_/2008_/' IMG_*

Come potete notare le due distribuzioni hanno comandi rename differenti. Fedora 7 ha quello tradizionale scritto in C, Ubuntu ha una versione implementata in Perl. La versione tradizionale è più semplice da usare, mentre la versione in Perl permette l’uso di espressioni regolari ed è quindi più potente.

Maintenance Mode plugin per WordPress

inmanutenzioneHo appena terminato di aggiornare malex.org a WordPress 2.3.2 e questa volta ho usato l’utile plugin Maintenance Mode. E’ un plugin che permette di mostrare una semplice pagina di sito in manutenzione al posto del contenuto del sito ed è molto utile durante gli aggiornamenti di WordPress. Ovviamente se, come consigliato, disabilitate tutti i plugin prima dell’aggiornamento, ricordate di non disabilitare il Maintenance Mode. 🙂

lftp e subversion per gestire il blog

Promemoria su come uso lftp e subversion per gestire il mio blog. Del blog mantengo una copia locale, identica a quella ufficiale. Inoltre, con subversion memorizzo su un repository tutte le modifiche al blog.

Aggiornamento da remoto a locale:

[malex@laptop ~]$ cd copialocale
[malex@laptop ~]$ lftp mioutente@ftp.malex.org
Password: *************
lftp mioutente@ftp.malex.org:~> set ftp:list-options "-a"
lftp mioutente@ftp.malex.org:~> mirror --delete -X .svn/* -X flickr-cache/*
lftp mioutente@ftp.malex.org:~> exit
[malex@laptop ~]$ svn add lista_file_aggiunti
[malex@laptop ~]$ svn commit -m 'sincronizzato'

Aggiornamento da locale a remoto:

[malex@laptop ~]$ cd copialocale
[malex@laptop ~]$ lftp mioutente@ftp.malex.org
Password: *************
lftp mioutente@ftp.malex.org:~> set ftp:list-options "-a"
lftp mioutente@ftp.malex.org:~> mirror -R --delete -X .svn/* -X flickr-cache/*
lftp mioutente@ftp.malex.org:~> exit

F12, software gestionale su Linux


Logo F12F12, prodotto dalla Gestiware, è un software gestionale, apparentemente come tanti, ma in realtà dotato di caratteristiche peculiari.

Per prima cosa gira su Linux. Non è un prodotto nato su altri sistemi e poi portato “a forza” su Linux seguendo una moda, è nato ed è sviluppato completamente su Linux. La competenza di Gestiware su Linux e i gestionali ha radici lontane, negli anni in cui Linux era ancora sistema operativo di nicchia.

Un’altra caratteristica è l’architettura client-server. Il server implementa tutte le funzioni dell’applicazione. Il server di F12 implementa tutte le funzioni dell’applicazione e la gestione del database, delegando al client la funzione di interfaccia utente. Per la comunicazione tra i due è sufficiente una normale connessione di rete e avviene utilizzando un efficiente protocollo proprietario. L’efficienza del protocollo è tale che l’applicativo è pienamente utilizzabile anche su connessioni lente via modem.

L’architettura client-server semplifica anche l’installazione e la manutenzione. Un solo server è dedicato all’applicazione, mentre il client va installato, una sola volta, sulle postazioni degli utenti finali. Eventuali aggiornamenti interessano solo il server, senza la necessità di aggiornare i client, riducendo costi e tempi di aggiornamento.

Ho scritto all’inizio che F12 gira su Linux, ma in verità questa “limitazione” riguarda solo il server. Il client è scritto in Java e può quindi essere eseguito su qualunque sistema operativo su cui è disponibile una virtual machine Java. Gira quindi perfettamente su Linux, Windows e Mac OS X. Un client multipiattaforma permette di installare F12 all’interno di una rete aziendale già esistente mantenendo i sistemi operativi già in uso (solitamente Windows) senza necessità di cambiamenti software o hardware.

Oltre alle caratteristiche tecniche che ho evidenziato, F12 si distingue anche per la qualità e la quantità delle problematiche aziendali risolte. I moduli Amministrazione, Logistica, Materiali, Acquisti, Vendite, Finanziaria, Produzione, Statistiche, Gestione documentale e Gestione work-flow coprono praticamente ogni aspetto della gestione di piccole e medie aziende.

Quindi, se cercate un gestionale per la vostra azienda, considerate F12.

Centos vs Ubuntu su Hp Pavillion dv2550el

Hp dv2000 series
Ho da poco comprato un nuovo portatile Hp Pavillion dv 2550el. Cercando in Google questa sigla, la maggior parte dei siti sono in arabo, e a meno che voi non conosciate la lingua, difficilmente potranno esservi utili nell’installazione di alcuni componenti. Per questo ho deciso di scrivere questa mia recensione…

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