Breve resoconto dell’aggiornamento di un sistema da Fedora Core 6 a Fedora 7.
Ore 09:50. Infilo di dvd di Linux Magazine nel lettore ed inizio la procedura di aggiornamento. Il test del supporto fallisce perché manca il checksum. Ma è un problema che si è già verificato con i dvd della rivista. Accetto il rischio e parto comunque con l’aggiornamento.
Ore 10:00. Il boot loader non può essere aggiornato, perciò ne verrà creato uno nuovo. Non capisco perché, ma non ci dovrebbero essere problemi. Noto solamente che il disco ha cambiato nome: prima si chiamava /dev/hda
, ora è /dev/sda
. Però è sempre un disco ATA tradizionale, perché questo cambio? Boh.
Ore 10:36. Aggiornamento terminato, reboot del sistema. Attimo di panico, al boot non trova il kernel e mi appare il menu di grub, che elenca due kernel, quello nuovo della Fedora 7 e quello vecchio della FC6, che è marcato con default. Seleziono quello nuovo e finalmente il boot inizia.
Ore 10:41. Piccoli problemi di avvio: il formato del database PostgreSQL è cambiato, dovrò aggiornarlo; il servizio per vmware va ricompilato; X non parte. Per fortuna arriva il login a carattere.
Suggerimento per il futuro: prima di iniziare l’aggiornamento fare un dump dei database PostgreSQL.
Ore 10:44. X non partiva perché cercava di caricare i driver NVIDIA proprietari, che erano specificati in xorg.conf. Mi chiede se riconfigurare X, io accetto, seleziono la risoluzione giusta per il mio monitor e, magia, ecco la schermata di login grafica.
Suggerimento per il futuro: prima di iniziare l’aggiornamento disattivare i driver video nativi.
Ore 10:59. Ora VMWare Workstation 6 funziona nuovamente dopo aver eseguito il rituale vmware-config.pl
da root, necessario ad ogni cambio di kernel.
Ore 11:03. Manca Java 6, reinstallato l’rpm, tutto Ok.
Ore 11:20. Ho nuovamente i font con il BCI disabilitato. Trovo il package freetype-freeworld, lo installo e disabilito l’autohinting anche per i font DejaVu, in questo modo:
rpm -ivh http://avi.alkalay.net/software/freetype.bci/FC7/freetype-freeworld-2.3.4-1.i386.rpm rm /etc/fonts/conf.d/99-DejaVu-autohinter-only.conf
Ore 15:30. Tutto sembra funzionare correttamente, ho iniziato ad installare gli innumerevoli aggiornamenti e i driver proprietari NVIDIA.
Ore 16:25. Installati e attivati i driver NVIDIA. Tutto sembra funzionare, tranne google earth, che fa fare crash a X. Ho provato ad installare l’aggiornamento di X ma ancora non funziona.
Ore 16:30. Continuo con l’installazione degli aggiornamenti, ce ne sono veramente tanti, troppi.
Per oggi ne ho abbastanza.
se non erro, col kernel nuovo è cambiata la gestione degli hdd.
tutto li ..
Esatto. Ora sono chiamati tutti sdx 🙂
ciao, anchio ho fatto l’upgrade da fedora core 6 a fedoar 7 usando il dvd, tutto andato bene, l’xorg me lo ha ripristinato con i driver nv, poi ho isntallato i driver nvidia proprietari e via, ho aggioranto il tutto con un bel yum update -y e mi ha agigoranto tutti i pacchetit che erano un casino e ci ha mesos un po di tempo ma fa tutto da solo, quindi basta lasciarlo li a lavorare 🙂 , il risultato è che mi sono ritrovato in una distro che e’ una scheggia in confronto alla vecchia fc6 e la velocita’ si nota parecchio, yum poi vola e yumex adesso funzioa molto meglio e ha una interfaccia piu carina :).
dovrai cambiare anche l’fstab e cambiare tutti i tuoi hd da hd* a sd*, ho visto che nella guida hai detto “Però è sempre un disco ATA tradizionale, perché questo cambio? Boh.”
be quando uno vuole isntallare un distro o fare un aggiornamento e’ buona norma leggere le release note 😛 li c’e’ tutto scritto 😛
per ultimo ti consiglio di seguire questa ottima guida http://fedoraserver.unipa.it/fedora/desktop/fedora-7/personal-fedora-7-installation-guide-di-mauriat-miranda
ciao 😉
@yemmi:
l’installazione dei driver proprietari nvidia mi ha fatto penare non poco perché era necessario aggiornare anche il package
livna-config-display
, quello precedente per la Fedora Core 6 non gira sulla F7.Yumex è decisamente più veloce, vero. E’ però ancora lontano dalla velocità di synaptic su Ubuntu.
Non ho dovuto cambiare nulla in fstab perché lì le partizioni sono identificate dall’etichetta.
Leggo sempre le release notes, ma evidentemente il cambio di nome dei dischi mi era sfuggito. 😉
guarda prima di installare i driver proprietari, dai un yum update -y che ti aggiorna tutto quanto, poi installi i driver proprietari… nn c’e’ proprio nulla da penare per installare i driver nvidia sempre che usi il kmod di livna naturalmente…
per quanto riguarda yumex, visto che yum e quindi anche yumex ogni volta che lo apri aggiorna la listadei repo, e’ normale che nn puo essere veloce come synaptic che nn fa l’aggioranmento, a meno che nn glielo dica tu cliccando sul bottoncino.
infatti dovresti paragonare la velocita di yum con apt-get update seguito poida un apt-get install ..
o con synaptic dovresti premere il bottoncino refresh o cmq fare in modo che ogni volta che apri synaptic ti refreshi la lista dei repo in automatico, e poi vediamo chi e’ piu veloce 😛
CIAO
il problema degli IDE (hd*) che vengono letti come SATA (sd*) in realtà era stato annunciato già prima che uscisse Fedora 7, ma non si può pretendere che la gente segua anche l’hype pre-release (scusa, una traduzione approssimativa può essere: il can can di chiacchiere che precede l’uscita della nuova versione di un sistema linux… converrai che l’inglese ha il vantaggio della sintesi) !
pensa che anch’io ero entrato nel panico perché il default timeout è di soli 5 secondi e dopo l’installazione (andata liscia come l’olio, grazie al perfetto Anaconda) cercava di caricare il modulo Xen della FC6 su un hardware che era diventato un Dual Core X2 x86_64 (cioè il cambio di distro è coinciso con l’acquisto di un nuovo PC): non ci capiva più nulla. Ti consiglio, se non l’hai già fatto, di smanettare in /etc/fstab risistemando i moduli ‘giusti’
Poi mi pare che tutte le cose che segnali siano normali: cioè le avresti dovute fare con qualsiasi cambio di kernel (ad esempio rimanendo dentro FC6). Il fatto che tutto funzioni bene (tranne qualche ovvio aggiustamento), nonostante sia un cambio di versione e non soltanto di kernel, sta a testimoniare IMHO la solidità raggiunta da Fedora.
Per questioni particolari ti segnalo il sito (ingiustamente poco noto) di un ‘vero’ esperto: http://www.ismprofessional.net/pascucci/documenti/prima-di-linux/ — naturalmente l’esposizione è per utenti poco esperti, ma probabilmente anche tu troverai dettagli che ignoravi.
Sulla velocità di Synaptic e Yum ha ragione yemmi: il primo legge soltanto delle stringhe, il secondo si controlla tutte le dipendenze e si blocca PRIMA di iniziare il download se verifica qualche incompatibilità: logico che ci metta un po’ di più. E’ come se si contrapponesse la velocità pura alla affidabilità di una trasmissione dati; non sono cose omogenee che si possano confrontare direttamente tra loro. Non sono partigiano: sul portatile ho Ubuntu e quindi conosco bene Synaptic. Però sul desktop ho installato prima FC5, poi la 6 e adesso la 7 e devo riconoscere che in quest’ultima l’incremento ‘velocistico’ è stato davvero considerevole. Anche Yumex è migliorato significativamente, sebbene sconti un po’ ancora la pesantezza dell’interfaccia grafica, e difatti tutti quelli che ci lavorano quotidianamente preferiscono adoperare yum da riga-di-comando, che è nolto + rapido (come del resto anche nelle distro derivate da Debian e, credo, tutte le altre).
Infine una curiosità: dici di utilizzare i driver proprietari nVidia. Ma intendi quelli scaricati dal sito ufficiale o quelli pacchettizzati sul repository Livna? Attualmente sto usando i secondi, ma mi chiedo se i primi non siano migliori.
Scusa la lunghezza, ma il tuo blog mi piace e x questo ho voluto ‘ammorbarti’ con le mie esperienze recenti.
CIAO
@yemmi: è possibile che yum abbia raggiunto una velocità paragonabile ad apt, ma yumex rimane decisamente più lento di synaptic, ma almeno ora è usabile. Fino alla FC6 era lento da paura.
@serendippo: uso i driver impachettati da livna, che non sono ne peggiori ne migliori di quelli ufficiali. Sono semplicemente quelli ufficiali impachettati come rpm, nulla di più (o di meno).