Da Fedora a Ubuntu: giorno 3

Ubuntu Logo.Terzo giorno con Ubuntu 7.04.

Ieri non trovavo Tuxpaint. Stavo per seguire il suggerimento di pastoreerrante, quando mi sono ricordato di Synaptic, il gestore dei package di Ubuntu. Lì ho trovato Tuxpaint e l’ho installato. Unico neo: per far apparire la voce Tuxpaint nel menu Applicazioni -> Grafica ho dovuto terminare rifare login.

Una domanda: ci sono due gestori dei pacchetti, Aggiunti/Rimuovi Applicazioni e Synaptic, quale dei due va usato? Perché ho trovato Tuxpaint con Synaptic e non l’ho trovato con Aggiunti/Rimuovi Applicazioni?

E stata poi la volta della webcam, una Logitech Quickcam for Notebooks. Nonostante funzionasse in precedenti versioni di Fedora, con Fedora Core 6 non riuscivo più a farla funzionare. Su Ubuntu ha funzionato al primo colpo, senza alcuna configurazione manuale. L’ho testata con successo sia con Camorama che con Ekiga.

Infine mi funzionano bene anche le procedure Sospendi e Iberna. La prima funzionava bene anche su Fedora Core 6, mentre la seconda non era disponibile, almeno attraverso gnome.

Dopo tre giorni devo confessare che Ubuntu 7.04 mi ha sorpreso positivamente non trovo difetti da segnalare.

16 pensieri su “Da Fedora a Ubuntu: giorno 3

  1. se non sbaglio l’applicativo “Aggiunti/Rimuovi Applicazioni” propone solo un sub-set di tutti i pacchetti presenti dei repository di ubuntu. synaptic è il vero gestore, ha molte piu’ features

  2. esatto, “Aggiunti/Rimuovi Applicazioni” è solo una versione alleggerita e “più” facile da utilizzare. io non la uso mai.

  3. ebbene sì. BASTA! BASTA! BASTA! HO DECISO! sulle note di kate bush e wuthering heights ho mandato il furbone spaziale nello spazio. ci deve essere un perchè. se il dekstop ha quel colore ci deve essere un perchè. non può essere così semplice. ci deve esere un significato latente. è come la divina commedia. ogni volta che la leggi devi cogliere un senso oltre. un gradino sopra. anche in umbutu ci deve essere. se il desktop ha il colore delle mie mutande dopo avere usato questa stratosferica distro ci deve essere un perchè. e il perchè è semplice. non te la consegnano in un box plastificato perchè sopra dovrebbero scriverci per legge: lassativo. e metterci il bugiardino dentro. cioè la foto del santino della balla spaziale. marketing. puro e lurido marketing. anche distrowatch è marketing. ma cosa significano quattro cerebrolesi in tondo su di una home page? beh quello è il water. del marketing che fa miracoli. in fondo sì c’è un forum impressionante. peccato che i problemi quelli con la P siano finiti anche loro nello spazio. riproverò fedora. almeno l’hardware funzionerà correttamente. amen.

  4. okay, okay, anch’io ho una qualche Ubuntu montata (sul laptop), quindi neanch’io ne faccio una ‘guerra di religione’, ma leggi un po’ qui prima di cantare vittoria: http://www.dragas.net/?p=15
    CIAO

  5. @calca e Francesco: grazie della dritta.

    @Aiace: evidentemente io sono un caso fortunato. 😉

  6. …two trailer park girls go round the outside; round the outside, round the outside… ok facciamo i seri. il saggio cinese dice: quando il dito indica la Luna, lo sciocco guarda il dito. lo trovo giusto. anch’io se volessi colonizzare il pianeta spedirei il resto della popolazione in fondo ad un burrone. se fossi un talebano mi basterebbe guardare le contraddizioni di questa società per non muovere un dito. la civiltà superiore si distruggerà da sola. altro che attacchi diretti alla malcolm x. altro che esportare la democrazia. ma tant’è. e l’ho installata questa benedetta fedora. è una test 4 e non va male. ho letto anche sulle pareti del bagno dell’ultimo autogrill che yum è lento, non funziona. perchè le distribuzioni apt-based sono superiori a quelle yum-based. alza la mano destra e giura con me. sarà. ho tirato a caso, vediamo questo yumex. se la cava. per ora nessun crash. la compatibilità hardware bene o male deriva dai moduli del kernel. nessun problema. forse serve una snellita, qualche servizio da scaricare, qualche pacchetto da rimuovere. ma tempo per divertirsi ce n’è. non so il perchè. ma a me piace. è quadrata, pulita, rock solid. quando guardo ubuntu e smanetto su ubuntu ho l’impressione di sedermi su uno sgabello con tre gambe. e mezza. vado in console e tengo pronto il cronometro. quello per il footing. forse è stata veramente migliorata la fedora. ma la velocità c’è, la reattività pure. mi ha sorpreso, anche in considerazione dei tempi soporiferi della mia precedente opensuse. quale è il succo? fidati relativamente di ciò che leggi e testa di persona. se il padrone di casa (saluti) è migrato avrà avuto i suoi motivi. ma se le pecore guardano la luna, io ti dico guarda il dito. perchè ubuntu è sopravvalutata. come il saggio cinese.

  7. @42TNI (aka INT24?): stai tranquillo, non abbandonerò Fedora così tranquillamente, ho voluto solo testare Ubuntu, per vedere se la fama è all’altezza di fatti. Per ora lo è.

  8. apt-cache search tuxpaint
    o
    apt-cache search tux
    o
    apt-cache search

  9. mah, puoi chiamarmi come meglio credi: uno della maggioranza silenziosa, un qualunquista, l’uomo della strada, and so on. per me puoi usare ciò che più ti aggrada. posso apprezzare il fatto che ubuntu sia free, non as in speech ma as in beer. fedora è solo figlia del monopolio global.catto.usa.internazionalista.espansionista.capitalista.sionista.aggressivista.monopolista.monoteista.oltranzista.window
    svista. ora però quando il gregge va in una direzione mi hanno insegnato a chiedermi il perchè. apprezzo il lavoro della canonical perchè probabilmente hanno dato una scossa all’ambiente. ma con quei fiumi di denaro e di parole, a parte un tema desktop e mille righe di codice per quattro voci di menù ed applicativi di interfaccia. ma davvero non si riusciva a fare di più? come puoi dirmi dai quotidiani, dalle riviste specializzate, dalle testate giornalistiche, televsisive, mediatiche che una zuppa di fagioli riscaldata è il nuovo che avanza? dove sta la differenza? io non lo colgo il grande salto qualitativo. colgo invece la coercizione psicologica di dover pensare che sia superiore. e questo se permetti non lo accetto. voglio essere libero di pensare, non di essere pensato. per cui buon linux a tutti. in ogni forma ordine e grado. bevo jaegermeister perchè… perchè… perchè l’amaro del capo non lo digerisco.

  10. Ciao qualunquista.
    Dalle (poche) prove che a suo tempo feci, Ubuntu è molto più semplice da usare rispetto a Fedora per un utente che viene da anni di Windows. Il perché? Non sono in grado di dirlo, ma di sicuro Ubuntu richiede MOLTI meno sbattimenti con i repository da configurare per avere a disposizione software. Te lo immagini un neofita che deve scegliere se usare i repository Livna/AT oppure quelli Dag, e che magari si ritrova con un database tutto incasinato?
    Questa è solo la mia personalissima opinione: non provo né Fedora né Ubuntu da più di un anno, visto che Debian Sid e Gentoo sono perfette per le mie esigenze.

  11. @Francesco: tutto vero, Ubuntu ha una gestione dei pacchetti decisamente più semplice ed efficiente rispetto a Fedora.

  12. ma ho letto che si può installare apt anche su fedora…
    e Synaptic?
    quali sono i risultati? una distro rpm-based davvero non può essere mantenuta con pacchetti deb (a parte gli aggiornamenti del sistema, ovviamente)?

    grazie

  13. @bastianazzo: esiste synaptic anche su Fedora, ma usa sempre gli rpm. E’ decisamente più veloce di yum extender, ma non quanto synaptic nativo su Ubuntu. Ad ogni modo synaptic è sconsigliato dalla comunità di Fedora.

  14. @Malex

    nel caso non te lo abbiano già suggerito, per aggiornare il menu senza chiudere la sessione basta killare il pannello di gnome con un:
    sudo killall -9 gnome-panel
    il pannello viene ricaricato automaticamente ed è aggiornato. (può far comodo se non vuoi/puoi riavviare la sessione)

    ciao

    Ahren

  15. @Ahren: grazie del suggerimento, anche se io scriverei:

    killall -9 gnome-panel
    

    senza “sudo”, visto che gnome-panel gira come utente normale e non come root. 😉

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