Uso ottimale dei font su Linux

gnome fontsSono capitato casualmente su Optimal Use of Fonts on Linux, una guida molto, molto utile su come ottenere il meglio dalla gestione dei font (caratteri) su Linux. Riassumo e traduco qui i tre consigli più importanti.

  1. Se avete una delle distribuzioni che hanno la libreria FreeType compilata senza il supporto BCI, come le Fedora e RedHat, aggiornate i package di FreeType installando le versioni ricompilate con tale sopporto. Sono disponibili per: Fedora 5; CentoOS o Red Hat Enterprise Linux 3 e 4, Fedora 3 and 4. Dovete fare un restart di X dopo l’installazione di questi package.
  2. Installate i Webcore Fonts, che sono in pratica i font Microsoft.
  3. In gnome o KDE abilitate l’antialiasing dei font, facendo attenzione alle differenze tra monitor LCD e CRT, e l’hinting.

Questi accorgimenti, da soli, migliorano di molto la qualità dei font mostrati da Linux. Consiglio comunque la lettura di quel documento, in particolare per la gestione dei font negli applicativi.

9 pensieri su “Uso ottimale dei font su Linux

  1. Pur soddisfatto di come si vedevano i font, ho provato a ricompilare Freetype della Slackware-current con il bytecode interpreter, ma ho notato un notevole peggioramento, tanto che sono tornato subito al pacchetto ufficiale… e smanettare con antialiasing e subpixel hinting non migliorava molto la situazione… qualche idea sul motivo?

  2. Ho provato con freetype 2.1.9 e uso i font Bitstream Vera. Ciao e grazie per l’interessamento ^_^
    PS. echo “s`echo “sayochan”|cut -c 2-3|rev`ochan” ^_-

  3. assente,
    non riesco ad accedere al file postato nel forum senza registrarmi. Potresti riportare qui il contenuto?

  4. syaochan,
    l’autohint, che hai abilitato nel .fonts.conf, migliora effettivamente l’aspetto dei font. Chi usa gnome può ottenere lo stesso risultato attraverso le preferenze dei caratteri, nella sezione Hinting.
    Ma BCI e autohint sono due modi alternativi per gestire l’hinting dei caratteri: il primo sfrutta le istruzioni di hinting inserite nei font, che però sono protette da brevetti della Apple, almeno in alcuni paesi; il secondo usa algoritmi diversi che ignorano totalmente quelle istruzioni e quindi sono al riparo dai pericoli dei brevetti.
    Nella mia esperienza, però, l’hinting che usa BCI è decisamente migliore dell’autohint.

  5. Forse avrei dovuto passare prima ad una versione più recente di freetype, Slackware di default ne ha una “storica” ^_- ora con la 2.3.1 (che ho dovuto installare per compilare aegisub) e BCI abilitato i font effettivamente sono migliorati.
    Ciao!

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